Abbiamo già parlato della nuova nata di casa Nintendo in questo articolo dove esprimiamo i nostri dubbi e pareri di questa macchina da gioco, son passate settimane e quello che ci mancava era un primo contatto fisico così da poter valutare con mano le possibilità. In occasione del Fuori Salone di Milano 2017, Nintendo ha allestito in zona Tortona una stanza con le nuove console in varie configurazioni e con i principali titoli disponibili al momento. Quale migliore occasione per fare “due colpi” dal vivo?
L’effetto su di me è stato generalmente positivo, con piccole amarezze ma comunque non è stata un esperienza negativa, anzi! Ho provato Switch in modalità portable e in modalità TV con i Joy-Con separati, con il “Charging Grip” e con il controller Pro. Ho provato i titoli principali, quindi 1-2 Switch!, Mario Kart 8 Deluxe, Zelda BOTW, Fast RMX. C’erano disponibili anche Splatoon, Super Bomberman R e Snipperclips ma non son il genere di giochi che mi interessano principalmente ed erano anche quelli più gettonati dal pubblico presente.
Hands On Switch!
Parlando di impressioni pad alla mano, funziona, è molto bella e immediata: i problemi nascono dal fatto che essendo poco avvezzo al mondo di big N, i tasti sono tutti ruotati di 90° rispetto alla configurazione Microsoft per cui c’è sempre stato quel 2-3 minuti di adattamento necessario. I Joy-con non sono così terribili come potrebbe sembrare: il materiale è molto piacevola al tatto e danno sensazione di solidità, certo non si può assicurare una resistenza infinita ma di sicuro non sembrano “cinesate”. Il Charger grip su cui attaccare i controller separati è di livello mediocre, ha un’ergonomia incerta e approssimata, non è scomodissimo ma di certo non è rose e fiori. A proposito di botanica, il fiore all’occhiello è in controller Pro, comodissimo e in grado di rivaleggiare con il blasonato controller per Xbox: non solo è ergonomico come dio comanda ma è anche piacevole all’impugnatura e, per chi tende a sudare, mantiene il grip con il palmo delle mani, un must per chi vuole giocare principalmente sulla TV.
Game-Driven Experience
Quello in cui brilla particolarmente il Nintendo Switch sono i giochi: ogni gioco è immediato e risponde in modo naturale ai controlli. Non ci sono ritardi e non mostrano cali di frame-rate improvvisi. Personalmente, l’esperienza con i mini giochi 1-2 Switch è stata pari a quella di un flashgame gratuito di dieci anni fa, venderli a prezzo pieno è un po’ un insulto. La delusione più grande l’ho avuta con il ping pong che si basa sull’ “audio” dei rimbalzi della pallina: neanche ti fanno vedere il tavolo di gioco o ha un senso il movimento che fai con il joy-con tutto è limitato ad agitarlo nel momento giusto.
Fast RMX è f a v o l o s o: la grafica è un piacere per gli occhi e i 60fps stabili si vedono, nessuna incertezza. La bellezza di questo gioco è la “scioltezza” con cui ti fa partecipare alle gare, senza addurre a frustrazione con meccaniche semplici per i casual gamers (e i primi approcci) e chicche come il rollio laterale per i più smaliziati delle spennellate in curva. Il multiplayer locale è fenomenale: normalmente si vedrebbero dei compromessi nel rendering per gestire due o più giocatori contemporaneamente ma in questo caso il gioco rimane bello e stabile come in giocatore singolo. Notevole, davvero!
Mario Kart 8 Deluxe è il classico party game di sempre: i personaggi dell’universo di Mario su dei Kart ridicoli in mappe coloratissime. Devo dire che le mie esperienze passate con i Mario Kart erano state abbastanza legnosette, con una velocità di gioco diversa a quella che ero abituato dalle alternative passate (Wacky Wheels regna sempre nel mio cuore, Crash Team Racing è ancora una valida sfida aperta), ma in questa moderna incarnazione il ritmo è quello giusto e la competizione si fa sentire.
Con questo titolo ho provato anche il multiplayer “online” con altri tre giocatori nei pressi: ognuno con la propria switch e in rete locale, non ho osservato ritardi/imprecisioni o incertezze in tutta la giocata. Questo modo di giocare, anche più persone e in rete ma con una console veramente portatile potrebbe rivoluzionare i lan party (o portarli alla rivalsa anche in ambito console). Se con le xbox/playstation è sempre stato un problema doversi portare tutto lo scatolotto e alimentazione per poi imbastire l’infrastruttura di due (o più) sistemi, qui hai tutto in mano, dallo schermo ai controller alla rete, e in pochi passaggi sei in rete coi tuoi amici: ci voleva tanto?
Zelda BOTW è un gran gioco pieno di sfide e attività in giro per la mappa enorme. L’impostazione è molto vicina a quella di Ocarina of Time in cui non si hanno grandi pretese ma si vive l’avventura in modo umile: questo è lo Skyrim del 2017 e varrebbe la pena di approfondire l’avventura, il mondo… se ne avete la possibilità non fatevelo scappare.
Punte di amaro in un’esperienza e-salt-ante
Sebbene l’esperienza complessiva sia piacevole e divertente, con anche rappresentazioni grafiche di rilievo e prestazioni da urlo, la console nipponica pecca di presunzione in piccole cose che, da PCista master race che in fondo sono, mi hanno lasciato dubbi sull’evoluzione della console.
Tutto nasce dalla volontà di far giocare su dei bei 50 pollici dei giochi che praticamente non hanno un filtraggio applicato: questo significa immagini con scalettature o sbavature nella gestione dei bordi netti, o modelli non ben definiti come in Zelda. Sono delle note di amaro, perché in fondo gli sviluppatori sono degli artisti e sanno come mascherare queste mancanze ma la scelta di Nintendo di usare degli schermi così grandi a distanze così ravvicinate ha solo accentuato l’evidenza di questi difetti.
Vi chiederete: “Ma quindi sul mio tv normale di casa vedrò queste imperfezioni e errori grafici?” La risposta è: No, tranquilli. La situazione in cui ho provato il gioco mi ha fatto stare a distanze non naturali e con schermi fuori di ogni rigor di logica. Molto probabilmente nel vostro salotto avrete il Tv a più di un metro di distanza e di dimensioni più contenute quindi, l’occhio farà la sua parte. Inoltre giochi come Fast RMX non ti danno il tempo di concentrarti sulla “scalettatura” dei bordi o sulla bassa definizione degli elementi più distanti, la grafica in cell-shading di Zelda copre dove i modelli non sono perfettamente definiti con texture monocromatiche. Rimane indiscusso il fatto che, se i giochi sono ottimizzati per girare a 720p, su un 1080p la “scalettatura” la vedi.
Concludendo un non – diludendo
La console si presenta bene, i giochi, sebbene rivisitazioni di classici o upgrade di versioni già uscite su WiiU, sono divertenti da giocare e danno una sensazione di freschezza unita a novità mentre li si gioca. 1-2 Switch è un titolo assolutamente NON consigliato al momento attuale, sia per il costo che per la scarsezza di contenuti, ma tutti gli altri sono ben realizzati e con divertimento assicurato, sia in singolo che in multi giocatore. I limiti tecnici sono osservabili ma siamo ancora all’inizio del ciclo vitale di questa console per cui ci si aspetta un miglioramento negli anni e un affinamento della produzione dei titoli specifici per Switch.
Unici veri assenti sono i titoli Wii Style, ovvero qualcosa che possa farmi pensare di “buttare” la Wii e passare tranquillamente a Switch. Mi aspetto che la piattaforma semplificata, unita a una maggiore esperienza, aiutino gli sviluppatori a trovare qualcosa che possa dare un senso ai sensori integrati nei Joy-Con e al vecchio hardware Wii, ancora molto utilizzato grazie alla retrocompatibilità su WiiU.
Non ci resta che attendere e vedere.. Chissà cosa ci porterà Babbo Natale Nintendo quest’anno…