Un anno di quasi passività su questo blog mi ha fatto riflettere sul quanto, in effetti, mi stia trasformando in un hard core casual gamer.. Ma soprattutto, stare bloccato in casa senza poter uscire o guidare mi ha messo nostalgia di casa e dei viaggi sulla penisola italica. Per rimediare ho scoperto la serie di Truck Simulator, nel caso particolare, Euro Truck Simulator 2 con un DLC molto interessante. In questa espansione dedicata all’Italia, con le sue tortuose autostrade e improbabili salite, saprà riportare alla luce antiche frustrazioni e nostalgici ricordi di estati passate in autostrada?
Innanzitutto, qui si parla di un’anteprima al DLC. Non voglio dedicarmi al gioco in generale perché ancora non ho esplorato tutte le meccaniche e il multyplayer è ancora un mistero per me. Voglio parlare di questa espansione che mi ha attirato sulle 4 ruotre (o 6?) della “mia nuova motrice” Iveco e che mi hanno accompagnato da Nord a Sud, Isole comprese. Giusto per introdurre il gioco, stiamo parlando di un simulatore di camionista. Anzi, imprenditore di logistica, che inizia come camionista dipendente e poi fa la svolta compra un garage, compra una motrice investendo un patrimonio e pian piano costruisce un impero dell’import-export europeo.Al giocatore è richiesto quindi sia saper guidare un camion con rimorchio/i e minime abilità di impresa. Il fulcro però sta nel proprio cabinato.
Si gioca come nel set original a spostare merci per tutta Europa, ma se nel titolo base il focus è sulla Germania e GB, o meglio centro Europa più paesi confinanti in parte, qui si scende sotto la linea del Po espandendosi più a sud possibile. Di questo titolo mi hanno colpito i dettagli che fanno capire subito in quale nazione ti trovi. Entri in Italia e un bel casello ti richiede di sganciare il grano. La nafta sta sui 1.5€ quando va bene e le rotonde sono all’ordine del giorno appena usciti di autostrada. Sulle provinciali stanno i caratteristici autovelox arancioni a bordo strada e in giro troviamo forze dell’ordine che cavalcano dalle giuliette dei carabinieri al lamborghini della stradale. A livello di gameplay, i caselli sono abbastanza una rogna che obbligano a rallentare e fermarsi ogni 5 minuti. La presenza di polizia e controlli è pari ai livelli del nord-nord Italia durante il G8 di Genova. Non ho mai visto un tale dispiegamento di forze in generale, tanto meno al sud. Ma non è mai un problema d’ordine, non preoccupatevi, in questo son fedeli alla realtà.
Molto più interessanti sono le ambientazioni. Non sono fedeli, come potrebbero in un gioco dove 100km li fai in 1minuto, ma lasciano un sorriso nostalgico a chi non ci passa da un po’ di tempo e si ricorda giusto un’impressione di quelle strade e boscaglie. Le città sono una caricatura delle stesse ma danno una buona idea di quale sia il fulcro logistico delle stesse. Mi piace come siano caricature le periferie in grado di differenziarsi bene tra nord, sud, centro e isole nonostante sia sempre “Italia”.
I dettagli, quello che conta sono i dettagli, che guidano i ricordi nostri mentre affrontiamo i 3 – 4 tunnel che popolano la liguria ma che ci ricordano quanti ce ne sono in realtà. Piccola nota amara, il Ponte Morandi è in piedi e ancora terrificante da affrontare con l’autoarticolato. Davvero, provatelo se non l’avete mai fatto.
Purtroppo il numero di città è limitato se pensiamo ad altre mappe come la Francia o la Germania e questo si sente. Non che non ci sarebbero state possibilità, anzi, certi percorsi montani varrebbero la pena di essere intrapresi come ennesima sfida di guida, ma purtroppo lo spazio è limitato. Questo limite non è soltanto tecnico ma anche quantitativo, certe aree sono troppo concise. Per esempio la Puglia non si estende sotto Taranto, eppure c’è ancora qualche centinaio di chilometri per raggiungere Leuca, la punta del tacco. Idem in Liguria, se non possediamo il DLC della Francia, vedremo l’autostrada bloccarsi a Genova Pegli e costringerci a salire verso Torino prima del tempo. Mi aspettavo di arrivare almeno a Savona!
Tecnicamente si vedono i limiti del motore grafico. Purtroppo è stato un errore di progettazione decidere di avere dei limiti di campo visivo entro i 3km dal giocatore e questo si vede soprattutto nel nord dove la corona alpina fa da padrona nella realtà, in game è totalmente assente. Affrontare il Trentino sembra come affrontare una bassa val padana qualunque, con montagne che appaiono e scompaiono tagliate dal limite visivo. Gli sviluppatori si difendono dicendo che il sistema di mappa comprime le distanze e certi oggetti che sarebbero visibili a distanze maggiori devono essere “clippati” per non creare glitch. Sarà, ma uccidono l’immedesimazione. Certe cime sono troppo caratteristiche per essere tagliate dal panorama e smorzano molto la simulazione.
Questo è l’ultimo pensiero che vi espongo sul titolo, un pensiero amaro e combattuto perché da una parte abbiamo un titolo piacevole per la guida che riporta memorie di viaggio, dall’altra ha delle limitazioni fuori dal tempo legate a un motore grafico obsoleto. Non so se sperare che aggiornino questo titolo o addirittura in una versione 3 ma senza tali limitazioni…
Per ora, sembra un’espansione più per chi ha vissuto viaggi in lungo per la penisola e voglia riviverne i nostalgici momenti accompagnati da caselli spropositati. Se siete queste persone, e io lo sono, è un must have.